I tuoi dati non verranno utilizzati per e-mail a scopo promozionale, ma soltanto per contattarti dopo aver risolto l'errore o per comunicare una soluzione alternativa
Perdi la madre, Nuova edizione
9.99
€
€
AGGIUNGI AL CARRELLO
Saidiya Hartman
traduzione di Valeria Gennari presentazione di Barbara Ofusu-Somuah postfazione di Franco Barchiesi
Perdi la madre è il racconto in prima persona del viaggio di un’afroamericana di oggi nei luoghi della costa occidentale dell’Africa dove, dal ’500 e per circa quattro secoli, le persone nere sono state rese schiave per essere trasportate nelle piantagioni al di là dell’Atlantico. Un viaggio che è esperienza concreta del legame tra passato e presente, da cui scaturisce una delle riflessioni più significative sulla questione razziale nella nostra epoca. Se, come ha notato lo storico Enzo Traverso, l'indagine di Saidiya Hartman «trascende l’‘io’ dell’autrice e sfocia in una visione corale del passato che entra in risonanza con i movimenti collettivi del presente», allora Perdi la madre è uno strumento unico per provare a rispondere alla domanda: qual è il posto delle persone nere in questo mondo?
Autorə
Info
Rassegna stampa
Autorə
Saidiya Hartman insegna letteratura africana americana e storia culturale alla Columbia University, ed è autrice di Scenes of Subjection: Terror, Slavery, and Self-Making in Nineteenth Century America (1997) e Vite ribelli, bellissimi esperimenti (minimum fax, 2024). Nelle sue opere intreccia una meticolosa ricerca storica a una narrazione che recupera dall’oblio le storie di personaggi senza nome – le prigioniere sulle navi schiaviste, gli abitanti dei ghetti di New York e Philadelphia agli inizi del ventesimo secolo. Il suo lavoro mira a far riemergere «la testimonianza di vite, traumi e fugaci momenti di bellezza che gli archivi storici hanno omesso o occultato». Con questa motivazione nel 2019 ha ricevuto il prestigioso premio MacArthur.