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Undercommons
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Stefano Harney e Fred Moten
traduzione di Emanuela Maltese introduzione di Technoculture Research Unit
Una voce perentoria ci richiama in ogni momento a essere responsabili, efficienti, professionali. Anche i beni comuni sono stati colonizzati, l’università è una catena di montaggio e siamo costantemente in debito verso chi ci richiama all'ordine. Alla proliferazione della logistica capitalista e alle mutazioni odierne del controllo sociale, Stefano Harney e Fred Moten rispondono con questa raccolta di saggi che ci invita a sperimentare nuove forme di socialità nell’antagonismo generale.
Attraversando le teorie e le pratiche della tradizione radicale nera e del post-operaismo, gli autori propongono un ampliamento dello spettro del pensiero socio-politico contemporaneo e della critica estetica, negli Stati Uniti e non solo. Il loro è “un intervento necessario e straordinario che ci invita a immaginare e a comprendere diversamente la vita sociale” (Denise Ferreira da Silva), dove “il grido di lotta non è mai distante” (Sandro Mezzadra).
Undercommons è un manifesto d’amore, sospeso tra teoria e poesia, musica e sovversione, per la fondazione di una nuova società.
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Stefano Harney (Berkeley, 1962) è professore onorario del Social Justice Institute alla British Columbia University. Di formazione interdisciplinare, studia le questioni legate alla razza, al lavoro e all’organizzazione sociale attraverso il pensiero dell’autonomia e la teoria postcoloniale. Tra le sue pubblicazioni più importanti, State Work: Public Administration and Mass Intellectuality (Duke University Press, 2002) e, insieme a Howard Thomas, The Liberal Arts and Management Education. A Global Agenda for Change (Cambridge University Press, 2020). È attivo in diversi collettivi, tra i quali: Le Mardi Gras Listening Collective, freethought, School for Study, Ground Provisions e Anti-Colonial Machine. Harney vive e lavora a Brasilia.
Fred Moten (Las Vegas, 1962) è un poeta e teorico culturale. Insegna al dipartimento di Performance Studiesdell’Università di New York. Interessato alla relazione tra movimenti sociali ed estetica nera, conduce ricerche nelle aree della teoria critica, della letteratura, dell’arte, della performance e della musica. Nel 2020 ha ricevuto il prestigioso premio della MacArthur Foundation per il suo sforzo teorico «nel creare nuovi spazi concettuali per accogliere le forme emergenti dell’estetica nera, della produzione culturale e della vita sociale». I suoi scritti degli ultimi quindici anni sono raccolti nella trilogia consent not to be a single being (Duke University Press). Vive e lavora a New York.
Info
Formato: 12×19
Pagine: 276
Pubblicazione: 03/03/2021
ISBN: 9791280195029
Collana: Ante-politics (in co-edizione con Archive Books)