La guerra contro le donne

8.99

Rita Laura Segato

Traduzione di Mara Biagiotti e Roberta Granelli
Prefazione di Susanna Mantioni

Ogni femminicidio, che l’immaginario comune continua a erotizzare, è un messaggio di conferma che «qualcosa di molto importante» per l’ordine attuale del mondo poggia sulla subordinazione delle donne, sulla loro esclusione e riduzione a vittime.

Partendo da quelle comunità del continente latinoamericano che avevano e hanno «progetti diversi» quanto ai rapporti di genere, ancora oggi esposte alla conquista coloniale, l’antropologa argentina Rita Laura Segato si distacca nettamente dalle letture eurocentriche che confinano la violenza di genere nella sfera del privato, accettando la sfida interpretativa posta dalla cruenta scia di crimini contro le donne. Una sfida pienamente pubblica e politica che ha dato a questo volume una risonanza globale.

La posta in gioco è una cessazione della violenza che passa per una profonda trasformazione delle mentalità e per l’accettazione di un mondo «al plurale».
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Rita Laura Segato è nata nel 1951 a Buenos Aires. È docente di Antropologia e Bioetica presso la cattedra Unesco dell’Università di Brasilia e dirige il gruppo di ricerca in Antropologia e diritti umani presso il Consiglio nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica del Brasile. Il suo lavoro accademico si combina con l’attivismo nell’ambito delle questioni che intrecciano genere, razzismo e colonialismo all’interno delle comunità latinoamericane e indigene.
Una parte importante del suo lavoro di ricerca riguarda gli omicidi di donne in luoghi come Ciudad Juárez in Messico, El Salvador e Guatemala, tra gli altri.

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Formato: 14×20

Pagine: 316

Pubblicazione: 23/06/2023

ISBN: 9791280195319

Autorə: Rita Laura Segato

Traduzione: Mara Biagiotti

Traduzione: Roberta Granelli

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