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Listening to Italian Colonialism, vol. 2

(Anti)colonialismo Cultura & Potere
Listening to Italian Colonialism è un format che proponiamo in collaborazione con il progetto Afrovocality, in cui la memoria e la rimozione del colonialismo italiano in Etiopia sono analizzate attraverso canzoni e stornelli del tempo. La seconda puntata ospita un'intervista al musicista Zamua.
Gambette nere è un brano che dovrebbe essere ascoltato in tutte le scuole, perché esprime alla perfezione il livello di violenza dell’incontro coloniale nel corso dell’invasione dell’Etiopia da parte delle truppe italiane. Soprattutto, è un brano in cui la disumanizzazione, costruita attraverso lo stereotipo, impregna ogni verso. Qui la retorica della schiava liberata si scioglie nella più cruda rappresentazione di come il corpo nero potesse svolgere soltanto compiti ben precisi e ristretti, stabiliti dalla retorica e dalle armi degli invasori.
Gambette nere è la vera faccia di Faccetta Nera
Ascoltarla, però, non è facile, perché ci presenta – pur nel suo bieco umorismo – un quadro impietoso della realtà. Abbiamo chiesto a Zamua, musicista e cantautore sardo che vive a Parigi, di aiutarci a comprenderla. Le sue parole ci guidano nell’ascolto segnalandoci come quello stereotipo è costruito attraverso l’immagine del corpo e l’uso del ritmo, giacché l’arrangiamento del brano conclude ogni strofa in una danza collettiva che celebra sempre e soltanto il soldato coloniale. Insieme abbiamo ascoltato anche un altro brano, Arriva il Negus, in cui lo stereotipo viene ricostruito principalmente attraverso l’uso della voce e del canto.
▼ La seconda puntata
In questa seconda puntata di Listening to Italian Colonialism, con una grande finezza di ascolto da musicista, Zamua ci aiuta a riconoscere nelle trame musicali gli elementi che rivelano il razzismo e che – tuttavia – si ritrovano intatti nella società contemporanea. “Il primo passo”, spiega, “sarebbe quello di spolverare questi scheletri e portarli alla luce del giorno”. Nell’attesa che questo accada a livello collettivo, spolveriamo i vinili di questi brani dimenticati ma rivelatori.
Gianpaolo Chiriacò è ricercatore presso l’Università di Innsbruck. Muovendosi fra etnomusicologia e cultural studies, ha portato avanti una lunga ricerca sul campo a Chicago (Voci Nere. Storia e antropologia del canto afroamericano, Mimesis 2018) e adesso indaga le relazioni fra Italia ed Etiopia nella popular music italiana. Nel resto del tempo si prende cura delle sue figlie. Il sito www.afrovocality.com raccoglie pubblicazioni, incisioni, video, e mappe relative alle sue ricerche.